architettura e design

Cultura del progetto

La cultura del progetto appartiene alla nostra storia, al nostro fare e al nostro pensare. Progettare significa risolvere in un’unità coerente i distinti fattori culturali, sociali, tecnico-produttivi, economici che partecipano a definire la forma di un prodotto o di uno spazio. L’attenta considerazione dei contesti, del mutare delle esigenze d’uso e dei valori simbolici, dei requisiti e degli standard funzionali sono la chiave del buon progetto: innovativo e durevole, orientato al benessere delle persone.
Questo approccio totale al design ha permesso a Fantoni di interpretare nel tempo le metamorfosi del mondo ufficio, ottenendo importanti riconoscimenti internazionali, fra cui il Compasso d’Oro alla Carriera nel 1998. La stessa cultura continua a guidare l’Ufficio Sviluppo Prodotto sia nella ideazione di nuovi progetti sia nella definizione di ambienti unici in cui funzionalità, ergonomia, acustica e climatizzazione sono integrati armonicamente.

 

Collaborazioni eccellenti

Nel 1968 Gino Valle e Herbert Ohl definiscono un nuovo standard internazionale per l’ambiente ufficio con la serie Multipli: la serie entra nella Collezione del MoMA di New York nel 1972, e nel 1983 riceve il Silver Award dell’Institute of Business Designers e il Bundespreis “Gute Form”.
Negli anni Settanta e Ottanta, gli architetti Mario Broggi e Michael Burckhardt, già coinvolti nella revisione tecnica del sistema Multipli (che prenderà il nome “45”), danno forma a nuovi sistemi d’arredo e di pareti divisorie e attrezzate che sono diventati dei best seller.
Nel nuovo millennio altri, giovani nomi si avvicinano a Fantoni, segnando nuove tappe dell’evoluzione dell’ufficio, e nuovi riconoscimenti dell’eccellenza del nostro Gruppo. Fra questi, spiccano Marco Viola con il concept Stripes (2002), Metrica con Woods (2017, Menzione d’Onore alla XXVI edizione del Compasso d’Oro, 2020) e Outline (2018), Matteo Ragni con la versatile postazione Hub (2015), e studio Gensler con Atelier (Trophés de l’Innovation 2019, German Design Award 2010).

Quaranta5

Un classico del design internazionale e un emblema dell’eccellenza Fantoni, ancora oggi in produzione. Originariamente chiamato “Multipli”, il programma di arredi è stato ideato nel 1968 da Gino Valle con Herbert Ohl come risposta alla trasformazione dell’ambiente ufficio allora provocata dall’avvento dell’automazione.

 

 

La geniale invenzione del taglio a 45° dei bordi conferisce ai piani una sorprendente leggerezza, mentre la tecnologia della piegatura (folding technology) consente di realizzare i mobili contenitori come volumi perfetti, senza giunture a vista. Sviluppato attorno ai concetti di modularità e sistema aperto, il programma permette un’organizzazione libera di spazi e funzioni. Queste caratteristiche continuano a ispirare le collezioni Fantoni, dagli arredi operativi ai direzionali.

 

Vivere l’architettura

L’architettura è proporzione, è l’ordine che unisce spazio e tempo, che genera relazioni ed esperienze. L’identità del Gruppo Fantoni è strettamente legata alla sua presenza architettonica, al “campus” industriale di Osoppo che Gino Valle, in oltre trent’anni di collaborazione, ha ideato per accogliere la progressiva evoluzione delle funzioni e attività dell’azienda. Un progetto aperto e continuo, sviluppato per successive addizioni, e sempre fondato sul rapporto specifico con il luogo. Un suggestivo paesaggio di geometrie primarie, di volumi e materiali industriali diversi che dialogano armonicamente fra loro e con l’ambiente: gli imponenti padiglioni del centro direzionale, con le grandi vetrate aperte verso il verde dei giardini interni; l’iconica “cattedrale”; le “capanne” dei magazzini di stoccaggio dei chips di legno.

 

 

Gli stessi princìpi hanno guidato anche i successivi interventi, il Centro Ricerche – di Mario Broggi e Michael Burckhardt con la supervisione di Gino Valle – e l’auditorium, che si sporge come un’abside ellittica con la caratteristica copertura inclinata.
La stessa attenzione per il contesto e le esistenze, l’innovazione funzionale degli spazi, la ricerca di soluzioni edilizie specifiche orientano ancora oggi lo Studio Valle Architetti Associati diretto da Pietro Valle e il suo contributo al Campus Fantoni, recentemente espresso nella ristrutturazione del ristorante aziendale, nel nuovo impianto Plaxil 8 e nell’attuale ristrutturazione degli interni della “cattedrale” Plaxil 5.

 

 

“Montagne da una parte, la grande spianata di Osoppo dall’altra: queste architetture hanno modificato il paesaggio, dando dimensioni riconoscibili alla vallata. Non so precisamente da dove mi venga questa necessità di personalizzare i rapporti dei miei edifici con la scala geografica. Ma so di partire sempre da questo.” Gino Valle